Mitchell David - 1999 - nove gradi di liberta' by Mitchell David

autore:Mitchell David [Mitchell David]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Londra

Il mio beffardo stordimento postsbornia mi ha lasciato qualche secondo per formulare l'ultimo desiderio, e per rendermi conto che il letto in cui mi trovavo, di chiunque fosse, non era quello di Poppy. Uash! Dopodiché mi ha aggredito armato di schiacciasassi. Devo essermi lamentato alquanto sonoramente, perché la donna accanto a me si è voltata e ha aperto gli occhi.

«Buongiorno», mi ha detto, tirandosi il lenzuolo sul seno. «Ho perso un orecchino.»

«Salve.» Dal mio letto di dolore, ho cercato di fare le smorfie meno sgradevoli che conosco. Non una faccia su cui vedresti tanto facilmente un sorriso. Speravo che la situazione non si trasformasse in uno di quei risvegli da Telefono Amico dove lei ti racconta del suo fidanzato e del fratello morto e del cane Michael investito da una settimana e tu ti chiedi in quanti siete nel letto. Comunque sia… Severa, direi, più che nevrotica. Profilo importante. Vicino ai quaranta. Non male, ma niente di speciale. O era invecchiata nel giro di una notte, o stavo diventando sempre meno esigente. Capelli rossi. Piuttosto ben messa. Trovato! Ero stato a quella mostra privata in Curzon Street. Dipinti a olio di un amico di Rohan, un certo Mudgeon, o Pigeon, o Smudgeon, o roba simile. Questa chioma fulva l'avevo conosciuta là, ed eravamo partiti con le solite stronzate tipo la fisica quantistica equivale alle religioni orientali. Dopodiché taxi, wine bar in Shaftesbury Avenue, altro taxi - a quel punto devo essere rimasto quasi al verde -, altro locale in Upper Street. Poi qui, anche se non era dato sapere come ci eravamo arrivati. Come si chiama? Cathy? Katrina? Era un nome un po' da educanda. Dopo essere andato a letto con una donna, ho sempre dei problemi a ricordarmi il suo nome.

Lei ha trovato l'orecchino e si è accorta del modo in cui la guardavo. Si è schiarita la voce. «Katy Forbes. Il direttore del personale. Sei nel mio appartamento, a Islington. Molto lieta di fare la tua conoscenza. Di nuovo.»

«Ciao. Io sono…» Qualcosa mi stringeva la gola. Riesco a liberarmi e scopro che sono i miei boxer con Woody Woodpecker.

«Marco. Lo so già. Lo 'scrittore'. Alla fase 'scambio dei nomi' ci siamo arrivati.»

Così avevo giocato la carta dello scrittore. Quella era un'informazione preziosa. Mi sono guardato intorno. La camera da letto di una single. Tendine di pizzo. Alberi di inizio autunno che dondolavano. La stampa incorniciata di un quadro a olio, con un grande DELACROIX scritto sotto. L'originale doveva essere bello. A terra, dalla mia parte, un nido di preservativi e fazzolettini di carta, e una bottiglia di vino rosso quasi vuota, ma con un bel 1982 sull'etichetta. Perché le cose migliori succedono sempre quando sono troppo sbronzo per ricordarle?

Un sabato mattina a Islington. In sottofondo, l'antifurto di un'auto lontana.

«Bene. È piacevolmente…»

Lei ha osservato per qualche secondo i puntini di sospensione della mia frase.

«Penso che mi alzerò e mi farò una doccia.» Cadenza leggermente cavallina. Doveva aver visto l'uomo colto e sensibile che si nasconde sotto la mia scorza da buzzurro, il buon vecchio complesso di Lady Chatterley.

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